Uro Ginecologia - Centro Pelvi

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IL PROLASSO UROGENITALE

Il prolasso urogenitale è un affezione ad andamento progressivo, caratterizzata dallo spostamento in basso della vagina (colpocele, ossia ernia della vagina) e dell'utero, accompagnato dalla dislocazione dei visceri pelvici adiacenti, per cedimento dei loro mezzi di sostegno.

La prevalenza del prolasso urogenitale è rilevante soprattutto nella quinta e sesta decade di vita con valori variabili tra il 15% e il 35%. La principale manifestazione clinica del prolasso è la sensazione di protrusione o di peso spiacevole e molesta, localizzata a livello della pelvi o del perineo e specialmente a livello della vagina. Questi sintomi sono aggravati dalla stazione eretta, soprattutto se prolungata.

La patogenesi del prolasso urogenitale, ossia l'insieme di cause ed il modo con cui la malattia si manifesta, va ricercata in numerosi fattori che nella maggior parte dei casi interagiscono tra loro contribuendo a definire la condizione disfunzionale finale.

In particolare distinguiamo:

  Cause di Prolasso Urogenitale
  • Fattori generali acquisiti: patologie croniche e modi di vita che comportano un costante aumento della pressione addominale (obesità, stipsi, bronchite cronica o comunque una patologia bronco polmonare protratta caratterizzata da tosse persistente; non vanno peraltro trascurate le attività lavorative o sportive pesanti);

  • Fattori generali congeniti come le alterazioni biochimiche dei tessuti connettivali, in particolare delle fibre collagene (maggior presenza di fibre collagene tipo III, meno resistenti rispetto a quelle tipo I);

  • Fattori locali congeniti: rari, come il dolico-Douglas, le alterazioni congenite dell'innervazione dei muscoli elevatori, deficit della componente connettivale del pavimento pelvico;

  • Fattori locali acquisiti: in genere danno esito ad una fibrosi del pavimento pelvico con conseguente compromissione della funzionalità dinamica. In questo ambito i precedenti ostetrici hanno un ruolo rilevante (stiramento abnorme delle strutture perineali con distorsioni, fibrosi riparativa e conseguente deficit della contrattilità), come anche le modificazioni dell'apparato genito-urinario dopo la menopausa, le quali sono al tempo stesso istologiche (visibili al microscopio), morfologiche e funzionali e comportano dei ridotti livelli di collagene, involuzione di fasce e ligamenti, involuzione della muscolatura pelvica striata (volontaria) ed una perdita di tonicità e lunghezza della vagina sotto l'effetto della carenza ormonale estrogenica.

 


Per un approfondimento in lingua inglese si può leggere anche la sezione "Prolapses" su www.pelvicfloordigest.org.

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