TEST DELL'ESPULSIONE DELLA SFERA SOLIDA
Questo tipo di valutazione, nota già dagli anni
'70, è tornata a suscitare interesse nell'ambito
di una diagnostica ambulatoriale semplice nei pazienti con
patologie del pavimento pelvico, in particolare con incontinenza
e stipsi, in cui già all'esame clinico con l'esplorazione
digitale anale si riscontri una ipotonia sfinterica o si
sospetti una condizione di dissinergia ossia con mancato rilasciamento
o contrazione paradossa al ponzamento (tentativo di defecazione con spinta). È un test
di semplice esecuzione, che non richiede particolari abilità
tecniche né competenze specifiche e che si propone
come test di screening per i soggetti che dovranno successivamente
approfondire l'iter diagnostico con indagini più
mirate e specifiche come la manometria, l'elettromiografia e la defecografia.
Il test dura due, tre minuti, è del tutto indolore e consiste nell'introduzione da parte dell'operatore
di una sfera solida monouso all'interno del canale anale.
Tale sfera è collegata ad un dinamometro analogico
o digitale (Vedi figura) che ha la funzione di quantificare
la resistenza sviluppata dall'apparato sfinteriale del paziente
cui viene chiesto di trattenere la sfera all'interno dell'ano
opponendo resistenza alla sua estrazione (fase di contrazione
volontaria, per 1000-1200 gr), oppure di lasciarla uscire
in condizioni di riposo (fase basale, per 200-400 gr), o
infine di favorirne l'espulsione con il ponzamento (fase
di spinta, idealmente per 0 gr, o comuque un valore inferiore
a quello basale).
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Figura. Dinamometro
digitale con sfera solida monouso (Sapimed, Alessandria)
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La metodica è poco costosa, affidabile, ripetibile,
validata (test intra e interosservatore) e permette sia
di differenziare l'attività dello sfintere interno,
attivo a riposo, da quella dello sfintere esterno attivo
nella fase di contrazione, che di verificare la capacità
del paziente di obbedire al comando di rilasciamento con
la manovra di Valsalva ed il ponzamento, con differenze
significative tra i vari rilievi dinamometrici registrabili,
a loro volta confrontabili con i dati manometrici, elettromiografici
e defecografici. Il rilievo di contrazione paradossa del
puborettale o di mancato rilassamento sfinterico (anismo)
appare di particolare importanza nell'individuazione dei
pazienti affetti da stipsi con blocco all'uscita, permettendo
di distinguerli in via preliminare da quelli con stipsi
da rallentato transito.
In conclusione il test di espulsione della sfera
solida rappresenta un indagine di basso costo e di semplice
esecuzione che consente di eseguire una preliminare valutazione
dell'attività degli sfinteri evitando successive,
inutili e costose indagini. È quindi particolarmente
indicata per l'utilizzo ambulatoriale nei pazienti affetti
da stipsi in cui si sospetti, all'esplorazione digitale,
un ipertono sfinterico basale e un mancato rilasciamento
del pubo-rettale e/o dello sfintere esterno o nei pazienti
che, al contrario, riferiscono incontinenza con ipotonia
sfinteriale apprezzabile alla visita. In entrambi questi casi si pone un'importante indicazione alla terapia riabilitativa.
E.Belluco G.Dodi
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